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PRECARIO Aeroporto di Catania

Salve a tutti,
Sono un lavoratore precario dal 2003 presso l’aeroporto di Catania come O.U.A. (operatore unico aeroportuale) vale a dire addetto al carico e scarico dei bagagli, ebbene, dopo 6 anni di sacrifici, prevaricazioni, false promesse, e migliaia d’ore di straordinario il 31 Marzo la SAC ente gestore dell’aeroporto di Catania ha lasciato me ed altre 40 persone senza un lavoro.
Tutto questo grazie al decreto dei 36 mesi che in sintesi dicono che superati i 36 mesi di lavoro a tempo determinato l’azienda è tenuta ad assumerti a tempo indeterminato, e come se non bastasse lo Stato delibera pure una proroga di 15 mesi per l’attuazione della legge che guarda caso finisce proprio il 31 Marzo 2009 data del mio licenziamento.
Tutto ciò naturalmente lo scoperto dopo, perché l’azienda e soprattutto i sindacati ci hanno tenuto all’oscuro di tutto fino all’ultimo giorno, tutto questo mi ha spronato a conoscere il mondo dei precari e delle sue leggi e sopratutto voglio portare la conoscenza di questo problema a tutti quei precari che all’inizio come me non sapevano niente dei propri diritti, per questo ho creato un blog al fine di informare più gente possibile.
Spero che voi mi darete una mano a fornire questo blog di tutte le vostre esperienze di lavoratori a tempo determinato tramite il forum in modo da dare a tutti noi i mezzi per poterci difendere da questo
Mondo di precari.

Questo fantastico manuale spiega in maniera semplice ed intuitiva tutto quello che riguarda il mondo del lavoro precario, all'interno troverete una raccolta di leggi ed una serie di domande con relativa risposta che più frequentemente ci poniamo.

Ogni lavoratore precario dovrebbe averne una copia per avere una conoscenza globale dei propri diritti .

Il Manuale è in vendita alla simbolica cifra di 3€.


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sabato 16 maggio 2009

manifestazione dei precari all’aeroporto di Catania Sabato 16 Maggio 2009 ore 10.30

chi vi scrive fa parte di un gruppo di PRECARI TROMBATI che dopo alcuni anni, ma nemmeno tanti, appena 5/6 anni, di seria e inappuntabile dedizione lavorativa, si trova oggi per un capriccio societario, a fare i conti con un cambio di rotta diversivo, che apre uno scenario del tutto nuovo all’ AEROPORTO di CATANIA.
Dal 2003, in SAC, assistiamo ad assunzioni legate all’ incremento del traffico voli e passeggeri pari ad un numero che si aggira a circa 200 precari (solo tra gli operai) con la promessa che da li a breve si sarebbe arrivato ad una stabilizzazione. Nel frattempo in data 2004 entra un nuovo handler, l’ ATA, che apre le porte della speranza per una stabilizzazione di un gruppo storico di PRECARI ( riconducibili all’ anno 2001) che poi si concretizza a fine 2005. Ma fin qui è tutto normale.
Durante questi 5/6 anni la legge sul precariato peggiora ma pone dei vincoli in maniera tale che le aziende non approfittino di quei lavoratori che hanno maturato l’ anzianità e la professionalità di cui esse necessitano.
Ebbene, in barba a quelle pochissime tutele che la legge ci offre, superiamo ogni limite temporale, in base alle normative vigenti, per la trasformazione del nostro rapporto di lavoro a tempo indeterminato in SAC . L’ azienda non solo ignora i fatti, ma addirittura, dopo diversi solleciti d’ incontro da parte nostra, dopo aver manifestato con un documento la nostra volontà a voler proseguire il rapporto di lavoro per non perdere alcun diritto di precedenza, ci ignora del tutto concedendo prelazione (illegittima) a PRECARI con anzianità di servizio e professionalità acquisita minore della nostra.
Intanto la SAC esternalizza alcuni servizi cedendo la rampa ad un consorzio di cui fanno parte la stessa SAC, la già citata ATA handling, la GH e l’ AVIATION che prende il nome di SAGA. Si procede ad un passaggio diretto dei lavoratori a tempo indeterminato in data 1° maggio ’09 concedendoci la speranza di una stabilizzazione che invece si tramuta in un incubo quando veniamo a conoscenza che un cavillo legale non permetterà la prosecuzione del nostro rapporto di lavoro in alcun modo dopo aver fatto fronte, in questi anni, ad ogni difficoltà aziendale per carenza di organico o per un surplus di lavoro, almeno 300 giorni l’ anno su 365 e con svariate ore di straordinario.
In parole povere, si vorrebbe far fronte ad un incremento di lavoro in controtendenza rispetto agli altri aeroporti italiani ( FORTUNATAMENTE) con un personale a tempo indeterminato del tutto insufficiente, con una percentuale alta, di quest’ ultimi, di gravi malesseri fisici e con una età troppo avanzata in rapporto alla peculiarità di mansione ( carico e scarico bagagli da stive e nastri partenze e arrivi), avvalendosi per lo più di personale PRECARIO senza alcuna prospettiva futura lavorativa, altrettanto insufficiente, ed a SCADENZA, che verrà gettato come una scarpa logora, alimentando in loro la speranza di una sistemazione sicura.
Vi sembra molto, dopo 5/6 anni, lavorando 10 mesi l’anno con un contratto part-time da PRECARIO, dopo aver sopperito a qualsiasi difficoltà aziendale di organico o di perversa organizzazione lavorativa, pretendere un minimo di considerazione in via ufficiale ed amichevole? Questa è la domanda che si pongono 40 PADRI di FAMIGLIA che hanno dato tutto per l’ AEROPORTO di CATANIA.


PRECARI SAC STAGIONALI GRUPPO 2003/2004

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